Le schede del Corno
 
 
 

Antonio Cecchi

 

Antonio Cecchi (nato a Pesaro il 29.1.1849 e morto a Lafolé il 26.11.1896) era capitano di marina. Compagno di Sebastiano Martini Bernardi nella spedizione di soccorso all’Antinori bloccato nello Scioa, proseguì con Giovanni Chiarini per il Caffa, dove nel 1879 vennero imprigionati dalla regina di Ghera. Liberato su interessamento dell’esploratore Gustavo Bianchi, ritornò alla Scioa, dove a Let-Marefià lo attendeva trepidante l’Antinori. Nel 1885 fece parte della spedizione militare italiana a Massaua, guidata dal colonnello Tancredi Saletta. Successivamente trattò con il sultano di Zanzibar per la cessione del Benadir. Fu nominato console italiano ad Aden ed in seguito a Zanzibar. Il 26 novembre 1896 a Lafolé, in un viaggio verso l’interno della Somalia, fu trucidato con quattordici compagni. Analoga sorte a Mogadiscio, per l’appunto sempre in Somalia, avvenne il 20 marzo 1994 alla giornalista Ilaria Alpi, uccisa in un agguato con il cameraman Miran Hrovatin. La Alpi era pronipote da parte di madre di Filippo Quirighetti, membro della spedizione Cecchi. Cfr. Antonio Cecchi, Da Zeila alle Frontiere del Caffa, Roma, Ermanno Loescher & C., 3 volumi, 1886-1887; Almerico Ribera, Vita di Antonio Cecchi, Firenze, Vallecchi Editore, 1940; Flori Gianfranco, Antonio Cecchi. Un mito della Terza Italia, Pesaro, Le penne studio editing, 1996; Gian Carlo Corada, Lafolè. Un dramma dell’Italia coloniale, Roma, Ediesse, 1996; Franca Zambonini, Chi ha paura della verità?, in Famiglia Cristiana, Milano, San Paolo, 1997, pp. 70-74.

 

MB
 
 

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