Giovanni Chiarini, nato a
Chieti il 23 giugno 1849, si laureò in ingegneria. A
27 anni ottenne di far parte della prima Grande
Spedizione in Africa Equatoriale, ideata e al
comando del marchese Orazio Antinori, con il compito
di studiare le lingue, gli usi e i costumi delle
popolazioni autoctone. Si trattenne con l’Antinori
allo Scioa fino all’arrivo di Antonio Cecchi con
cui, con scarsi mezzi, procedette all’esplorazione
dell’Abissinia. Giunto presso la regina di Ghera, fu
da questa trattenuto, assieme al compagno, prima
come ospite, poi in qualità di prigioniero, finché
morì il 5 ottobre 1879, a soli trent’anni, a causa
delle privazioni subite. Gli si devono importanti
studi linguistici ed etnografici, rilievi
topografici e raccolte di storia naturale. Cfr.
Antonio Cecchi, Da Zeila alle Frontiere del Caffa,
Ermanno Loescher & C., 3 volumi, Roma, 1886-1887;
Corrado Gizzi, Giovanni Chiarini, Marino
Solfanelli Editore, Chieti, 1981.
|