Augusto
Franzoj, nato a San Germano Vercellese il 2 ottobre
1848, era un giornalista repubblicano. Decise, dopo
varie vicissitudini in patria, coronate anche da
duelli, di andare in Africa per dare sfogo al suo
desiderio d’azione. Solo, senza mezzi e armato di un
coraggio fuori dalla norma, penetrò nelle regioni
più pericolose dell’Abissinia. Si recò nel 1883
dalla perfida Ghennè, regina di Ghera, e, con faccia
tosta, riuscì a farsi consegnare la salma di
Giovanni Chiarini, che riportò alla sua Chieti.
Tornò più volte in Africa sia come esploratore sia
come corrispondente. Il colonnello Tancredi Saletta
lo espulse dall’Eritrea come indesiderabile. Nel
1899 capitanò una spedizione in Amazzonia, fallita
per l’avvenuta morte, dovuta alla febbre gialla, di
alcuni componenti. Ormai anziano e malato, il 13
aprile 1911 si uccise sparandosi contemporaneamente
alle tempie con due pistole. Scrisse due libri con
le sue peripezie africane: Continente Nero. Note
di viaggio, Roux e Favale, Torino, 1885
(ristampato nel 1961 dall’Istituto Geografico De
Agostini di Novara) e Aure africane, Casa
Editrice Galli, Milano, 1892. Suoi articoli africani
sono stati raccolti, a cura di Felice Pozzo, nel
volume, pubblicato nel 1997, Un ribelle nel
Continente Nero, delle Edizioni Europee di
Padova e di Perosini Editore di Zevio. Cfr. Jacopo
Gelli, Duelli celebri, Milano, Ulrico Hoepli
Editore, 1928, pp. 198-201; Cosimo Bertacchi,
Geografi ed esploratori italiani contemporanei,
Milano, Giovanni De Agostini Editrice, 1929, pp.
288-296; Curio Mortari, Il Mondo esplorato da
tredici piemontesi, Torino, Edizioni Palatine di
Renzo Pezzani, 1947, pp. 1-20; Piero Gribaudi,
Scritti di varia geografia, Torino, G.
Giappichelli Editore, 1955, pp. 573-580; Felice
Pozzo, Un viaggiatore in brache di tela. La vita
avventurosa di Augusto Franzoj, CDA & Vivalda
Editori, Torino, 2003. |