Il
marchese Orazio Antinori (nato a Perugia il 23
ottobre 1811, morto il 26 agosto 1882 a Let-Marefià)
abbandonò in gioventù la sua Perugia scacciato dal padre per
aver ingravidato una cameriera, dalla quale ebbe un figlio
maschio che non riconobbe ma che mantenne a distanza.
Risiedette a Roma dove poté coltivare la sua grande passione
per l’ornitologia. Combatté con Garibaldi nel 1849 contro i
francesi durante l’assedio di Roma. Andò esule in Egitto e
poi in Sudan, dove mise in pratica le doti naturalistiche.
Visitò con Carlo Piaggia la regione del Bahr el-Gazàl.
Personaggio di spicco nella Massoneria, nel 1867 fu
tra i fondatori della Società Geografica Italiana.
Nel 1869 rappresentò l’Italia durante i
festeggiamenti per
l’inaugurazione del Canale di Suez. Con Odoardo Beccari e
Arturo Issel nel 1870 fu testimone dell’acquisto della Baia
di Assab tra Giuseppe Sapeto e i dignitari locali. Subito
dopo si stabilì per due anni nella terra dei Bogos
(Eritrea), dove lo raggiunse il Piaggia. Nel 1875 guidò una
spedizione scientifica in Tunisia. Nel 1876, a 65 anni, si
imbarcò a Napoli per l’Abissinia come responsabile della
grande spedizione ai Laghi Equatoriali. Gli erano compagni
Giovanni Chiarini, Sebastiano Martini Bernardi e il
preparatore Lorenzo Landini. La spedizione, raggiunta in
seguito da Antonio Cecchi, non riuscì nei suoi intenti
esplorativi. Antinori si stabilì, con l’aiuto del
missionario Guglielmo Massaja, a Let-Marefià. Dal re Menelik
ebbe l’autorizzazione di impiantarvi la prima stazione della
Società Geografica Italiana. Raccolse preziose collezioni,
specialmente ornitologiche, destinate al Museo di Storia
Naturale di Genova, diretto dall’amico Giacomo Doria. Morì a
Let-Marefià, all’età di 71 anni, il 26 agosto 1882. Cfr.
Orazio Antinori, Viaggio nei Bogos,
a cura di Manlio Bonati, Perugia,
EFFE Fabrizio Fabbri Editore, 2000; Giacomo Antinori, Il Marchese Orazio Antinori e la Spedizione
Geografica Italiana nell’Africa Equatoriale, Perugia,
Tipografia di V. Santucci, 1883.

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