Maurizio Sacchi (nato a Sampierdarena (GE) il 9
novembre 1864, morto presso il lago Regina
Margherita il 5 febbraio 1897) fu compagno di
Vittorio Bottego nella spedizione all’Omo.
Iniziò per primo la via del ritorno in patria
con gli importanti materiali raccolti fino a
quel momento. Il dottor Sacchi perse la vita in
un’imboscata tesagli dagli Amhara sulle rive del
lago Regina Margherita, quand’era intento al
recupero delle zanne d’elefante lasciate in
deposito in una tribù amica. Le collezioni
zoologiche e mineralogiche, che gli erano state
affidate dal Bottego, e parte del suo diario
scritto quotidianamente furono restituiti
dall’Imperatore Menelik alla Società Geografica
Italiana di Roma verso la fine del 1897. Cfr.
Manlio Bonati, Vittorio Bottego, un ambizioso
eroe in Africa, Parma, Silva Editore, 1997;
idem, Vittorio Bottego. Coraggio e
determinazione in Africa Orientale, Torino,
il Tucano Edizioni, 2005; Enrico Cerulli,
Etiopia Occidentale, Roma, Sindacato
Italiano Arti Grafiche, 2 volumi, 1930-1933;
Gabriele Gregoletto, Pianeta Terra.
Dizionario di navigatori, esploratori,
scienziati e viaggiatori che, con le loro azioni
o imprese piccole e grandi, contribuirono
principalmente alla conoscenza geografica della
Terra, Cornedo Vicentino, dicembre 2004
(edizione provvisoria fuori commercio); Paolo
Giudici, Maurizio Sacchi e la Seconda
Spedizione Bottego, Pavia, Mario Ambaglio
Editore, 1935; Aroldo Lavagetto, La vita
eroica del capitano Bottego (1893-1897),
Milano, A. Mondadori, 1934; Seconda
Spedizione Bottego. Studio Geologico sul
materiale raccolto da Maurizio Sacchi, per
cura di Gioacchino De Angelis d’Ossat e Federico
Millosevich, Roma, Società Geografica Italiana,
1900; Silvio Zavatti, Uomini verso l’ignoto.
Gli esploratori nel mondo, Ancona, Gilberto
Bagaloni Editore, 1979.