Giuseppe Sapeto
(nato a Carcare (SV) il 27 aprile 1811, morto a
Genova il 25 agosto 1895) può definirsi il
pioniere della colonizzazione italiana
dell’Africa Orientale. Fu missionario e politico
ad ugual tempo. Nel 1838 riportò in Etiopia la
fede cattolica. Con padre Giovanni Stella fu il
primo ad esplorare le regioni dei Mensa, dei
Bogos e degli Habab. Nel 1862 abbandonò la
Propaganda Fide per dedicarsi alla causa della
nostra penetrazione diplomatica nel Continente
Nero. Diede all’Italia il suo primo porto
africano, quello di Assab, che nel 1869/1870
fece acquistare a Raffaele Rubattino,
proprietario della famosa Compagnia di
Navigazione di Genova, che poi nel marzo 1882 il
Governo italiano riscattò per fondare la piccola
colonia del Mar Rosso. Scrisse molti libri di
carattere coloniale: L’Italia e il Canale di
Suez, Genova-Firenze, Tipografia e
Litografia dei Frat. Pellas fu L., 1865;
Assab e i suoi critici, Genova, Stabilimento
Pietro Pellas fu L., 1879; Etiopia. Notizie
raccolte dal Prof. Giuseppe Sapeto ordinate e
riassunte dal Comando del Corpo di Stato
Maggiore, Roma, Voghera Carlo, 1890;
Viaggio ai Mensa, ai Bogos e agli Habab,
Milano, Istituto per gli Studi di Politica
Internazionale, 1941. Cfr. Giulio Giacchero e Giuseppe
Bisogni, Vita di Giuseppe Sapeto. L’ignota
storia degli esordi coloniali italiani rivelata
da documenti inediti, Firenze, G. C. Sansoni
Editore, 1942; L. Galliani, Giuseppe Sapeto,
Genova, Editore F. Ceretti, 1951.