Giacomo Trevis (nato a Roma il 19 maggio1869 morto a
Merka il 12 febbraio 1897) prestò il servizio
militare come tenente di complemento. Congedatosi,
andò a lavorare presso un istituto bancario romano.
Nel 1893 Vincenzo Filonardi, che si trovava a Roma
per la costituzione della Compagnia per la Somalia
Italiana, lo assunse e lo inviò a Zanzibar per
dirigere in sua vece la direzione dell’ufficio della
Compagnia e il R. Consolato italiano. In questa sede
strinse amicizia con Ugo Ferrandi, Francesco Querini,
Vittorio Bottego, Antonio Cecchi e tanti altri
connazionali con i quali si prodigò con passione. In
seguito si trasferì a Mogadiscio, Gheledi (fu il
primo italiano a mettere piede in questa località
somala lontana dalla costa dove i bianchi non erano
di solito graditi) e Brava. Qui dovette fare un po’
di tutto: “dunque, ricapitolando: statista,
architetto, ingegnere, idraulico, stratega. Mi pare
che basti!”, come scrisse scherzosamente alla
famiglia. Nell’ottobre 1896 prese la direzione della
città portuale di Merka. Un mese dopo avvenne a
Lafolé la strage della spedizione diretta da Antonio
Cecchi, dal quale in quel periodo dipendeva. Cecchi
e i suoi compagni della nave Volturno
subirono un mortale agguato. A Merka non vi era mai
stato prima del Trevis un altro residente italiano,
quindi questi si trovò in un ambiente ostile in
quanto prevenuto sia contro chi si sapeva essere un
nemico dei possessori di schiavi sia per essere un
europeo. Il 9 febbraio 1897, subito dopo essere
sceso dalla R. N. Staffetta, fu
aggredito da un somalo Bimal e pugnalato al fianco
destro. La scorta uccise il suo assassino. Trevis si
spense dopo tre giorni di agonia. Il fratello Renato
divenne tenutario dei suoi documenti, che utilizzò
nell’articolo Sulle orme della seconda spedizione
Bottego “Da Brava a Lugh” pubblicato nel giugno
1931 nella prestigiosa Rivista delle Colonie
Italiane e che fornì allo studioso Eugenio G.
Del Monte per il dettagliato saggio biografico Un
pioniere africano “Giacomo Trevis” apparso nel
1930 in due puntate nella stessa rivista. |