Speciale Adua: 1° Marzo 1896 Africus N. 1/2006
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Il numero di Africus, periodico dell’Associazione Onlus Italia Eritrea, è interamente dedicato alla battaglia di Adua nel 110° anniversario. In cinque articoli il giornale ricostruisce il disastro dell’esercito italiano che si era scontrato con Menelik, Imperatore d’Etiopia. Cominciamo a leggere il primo articolo Battaglia di Adua (Abba Garima) 1° marzo 1896 di PP, professore di Storia:
La dinastia imperiale etiopica, rovesciata nel 1977 da un colpo di mano di Hailé Menghistù…
Quattro errori in una sola frase: la dinastia imperiale etiopica è stata rovesciata nel 1974 (1) dal DERG, presieduto allora dal generale di origine eritrea Aman Micaèl Andom (2); con Hailè Menghistù lei forse voleva dire Menghistù Hailè Mariam (3), ma bisogna sapere che in Etiopia si usa il patronimico invece del cognome, per cui Hailè Menghistù è una persona diversa da Menghistù Hailè (4).
La leggenda narra che Menelik si sarebbe rifugiato nella città di Axum… e vi avrebbe fondato nel 986 il cosiddetto “Regno di Axum”…
La leggenda racconta che Bayna-Lehkem (Menelik) nacque durante il viaggio di ritorno della Regina di Saba da Gerusalemme verso l’Etiopia[i]; non si è rifugiato ad Aksum, è stato incoronato Re d’Etiopia (Aksum) da suo padre Salomone[ii].
La regione fu evangelizzata nel IV sec. d.C.
Ovviamente non poteva essere evangelizzata dopo Cristo.
… la Chiesa etiopica seguì l’eresia monofisita di Eutiche… per darsi una propria gerarchia ecclesiastica che faceva capo ad una sorta di pontefice locale detto Labuna.
Numeriamo anche qua gli errori: la Chiesa etiopica non seguì l’eresia monofisita ma, essendo una diocesi di Alessandria, vi fu trascinata dalle Chiesa egiziana (1); la Chiesa etiopica non si diede una propria gerarchia ecclesiastica, era una diocesi della Chiesa d’Egitto (2); il Labuna è l’Abuna (3), che non era una sorta di pontefice locale, era il metropolita d’Etiopia, cioè il vescovo nominato da Alessandria (4).
L’adesione alla religione copta rimase tanto salda…
Ancora una volta dobbiamo ribadire che non fu l’Etiopia ad aderire alla religione copta, ma fu evangelizzata da un vescovo (Frumenzio) nominato da Alessandria.
… i ras… nel 1851 deposero l’imperatore della dinastia salomonica Giovanni V…
Questo ovviamente è Giovanni III.
… 1882, allorquando era stata occupata Assab [dall’Italia].
Nel 1882 Assab, di proprietà della compagnia navale Rubattino in base ad accordi con i sultani locali, non fu occupata ma acquistata dal governo italiano.
… contemporaneamente [nel 1882]… il Mahdi stava assediando a Khartoum il generale Gordon…
L’assedio di Khartoum cominciò il 18 marzo 1884.
… approfittando della morte di Giovanni VI…
Ovviamente era Giovanni IV.
… Menelik… prometteva di accettare il protettorato italiano con l’Etiopia… nel testo amarico del Trattato di Uccialli mancava l’articolo che riconosceva il protettorato italiano sull’Etiopia.
L’articolo c’era, ma il testo italiano non corrispondeva a quello amarico; Menelik non avrebbe mai messo il suo potere nelle mani di uno stato straniero.
… la chiamata alle armi avveniva in tutto il paese al suono del ketit.
Il chitèt (non il ketit) non era uno strumento musicale, era la chiamata alle armi. Lo strumento era il negarìt, che in amarico significa “annuncio”, ed era il grande tamburo di guerra che non veniva suonato ma percosso.
Nel 1895 Menelik… cominciò a muoversi verso la regione dello Scioa…
Menelik si muoveva verso il Tigrai.
[i] Kebra Nagast (The Glory of Kings), tradotto ed edito da Miguel F. Brooks, The Red Sea Press, Inc. 1995, pag. 33 [ii] Cit. pag. 45
Alberto Vascon, aprile 2009
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