Le schede del Corno
 
 

 

Antonio Rizzo

 

Antonio Rizzo era nato a Palermo nel 1827. Diplomato capitano di lungo corso, navigò come capitano di bandiera e a Livorno, dove aveva preso residenza, conobbe e sposò nel 1848 Santina Bettini. Sospettato politico si rifugiò ad Alessandria, dove si dedicò al commercio di pelli e perle. Nel 1854 sbarcò a Massaua dove si stabilì con la famiglia, commerciando in società con altri. Annodate relazioni commerciali con l'altopiano etiopico, acquistò la fiducia del deggiac Negussié, che nel 1859 lo nominò Scium di Asmara con giurisdizione su tutto l'Hamasièn, in sostituzione del barnagasso Gurade Zerai. Stabilitosi in Asmara, Rizzo vi fece costruire due casette sulla collina, dove poi sorsero le famose “case” di ras Alula. Si interessò per stringere rapporti fra il Piemonte ed i capi etiopici, ponendosi in rapporti col padre Leon des Avanchères, missionario in Etiopia, e con Cavour. A quest’ultimo suggerì l'istituzione di un protettorato sull'altopiano eritreo. Su indicazione dei pp. Leon Des Avanchères e Giovanni Stella, venne nominato agente del Governo Piemontese ed investito di poteri per la firma di un trattato con i capi etiopici, con lettera del 21 marzo 1859 a firma di Cavour. Le lotte fra Teodoro e Negussié influirono sulla posizione del Rizzo, che decise nel 1860 di trasferirsi a Massaua, ma venne catturato e rimase ai ferri in Asmara dal febbraio al luglio, finchè venne liberato dal De Jacobis che dovette raccogliere e pagare 300 talleri. Rizzo tornò quindi in Italia per sollecitare una nomina da Cavour di Console a Massaua, stendendo due relazioni (2 marzo 1861 e 26 agosto 1861), che rimasero senza risposta. Rizzo tornò a Massaua a prendersi la moglie con la quale rimpatriò definitivamente, stabilendosi prima a Bologna, poi a Palermo, a Malta e negli Stati pontifici (dove nel 1867 venne arrestato perché sospetto di essere in relazione con comitati segreti). Successivamente viaggiò per l'Europa come rappresentante di camere di commercio per case straniere. Nel 1882 si stabilì nella colonia di Assab, collaborando alla creazione della "Società Italiana per il Commercio con l'Africa", e l'anno successivo, 1884, riuscì ad ottenere l’impiego di dirigente la collettoria postale di 1ª classe di Assab, con uno stipendio di 480 lire, e di delegato di Porto (con una retribuzione annua di 800 lire). Nel 1885 assunse anche la carica di agente della Società di Navigazione Generale Italiana (nata dalla fusione della Rubattino e Florio), che mantenne sino al 1888, anno della morte causata da febbri.

GCS

 
 

index

 

© 2004 Il Corno d'Africa

Tutti i diritti letterari e fotografici riservati